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La risurrezione dell’Amore

 

Conferenze domenicali, Sofia, 1 Maggio 1921 (Domenica), ore 10

 

Allora Gesù disse loro: “Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. (Matteo 28:10)

 

Userò come tema di questa conferenza il versetto 10 del Vangelo di Matteo.

 

Tutto il mondo cristiano di oggi festeggia la “Pasqua”, ma quest’anno, casualmente, ci sono due Pasque. Una la chiamano la Pasqua dei ricchi e l’altra - la Pasqua dei poveri. Non so perché i ricchi debbano avere la Pasqua. Se me lo chiedono, dico: I ricchi hanno la Pasqua perché Dio li liberi dai loro averi. Il male più grande per i ricchi è il soldo. Quindi il ricco festeggia la Pasqua per disfarsi dell’eccessiva ricchezza: se è obeso, perderà un po’ di grasso; se il suo cuore si è ingrossato, anche esso perderà un po’ di grasso. Se non ci credete, chiedetelo ai medici e vi diranno che effetto hanno i grassi sugli organi vitali dell’organismo.

 Perché i poveri festeggiano la Pasqua? - Per sfamarsi. C’è di mezzo sempre il mangiare! La Pasqua ha a che fare con la rinascita. Ognuno vuole liberarsi da qualcosa e risorgere. I poveri vogliono liberarsi dalla schiavitù materiale.

 

Ora, per capire entrambe le Pasque, dovete vivere sia con i ricchi, sia con i poveri. È un’arte riuscire a fare questo. A noi non interessa la questione come Cristo sia risorto; non ci interessiamo di tombe. L’importante per noi è l’idea principale della risurrezione. Che Cristo sia crocifisso o che sia nella tomba, questo non ci interessa. Quando un giovane vuole sposare una giovane non gli importa dove ella è nata e in quale casa vive. Gli interessano la giovane e l’amore che ella prova per lui. La casa viene dopo. Però, nella cultura odierna viene data più importanza alla casa e al cimitero che alle persone in vita. Secondo i poveri questo ha le sue motivazioni economiche. Perché la gente serve Cristo? Perché Egli dà soldi, grano, pane. Se Cristo non prevede nessun stanziamento per i preti, vedrete che nessuno Lo servirà. Se diminuisce un po’ il pane, la gente smetterà di frequentare le chiese. Anche i poveri, pur avendo degli ideali, pensano solo al mangiare. Ciò che unisce tutte le persone è l’idea comune del pane. Che Cristo è sceso dal cielo, che è vissuto sulla terra, che è stato crocifisso ed è risorto, questi argomenti hanno meno importanza. La differenza tra le persone sta nel fatto che alcune cercano Cristo e altre - non Lo cercano. Questo è il quesito. “Anche se è vero, è una bugia” - dicono i turchi. Direte che le mie parole sono esagerate. Girate pure tutto il mondo e vedrete che dappertutto la verità nuda e cruda è questa. Non sto criticando, ma costatando il fatto. Quando osservo una ferita, dico che è profonda 2 cm e larga 10. Se non ci credete, verificate!

 

Perché Cristo è venuto sulla terra? Qual era la Sua idea? - Per mettere in atto la legge dell’amore vivo, che risolve tutte le questioni: mentali, sentimentali e sociali. Quando attivi l’amore vivo, vedrai che tutti provano i tuoi medesimi sentimenti. Tutti gioiscono e soffrono come te. Tutte le persone hanno i tuoi stessi bisogni. Quando avrai compreso questo, potrai immedesimarti in ogni persona e potrai aiutarla come fai con te stesso. Questa è una scienza che verrà praticata in futuro. Questa è l’umanità. Ora invece cosa succede? Si incontrano due e si dicono: “Cristo è risorto!” Cosa significa questo saluto? È come se, quando ti arriva un ospite, dicessi: “Benvenuto! Sono felice che sei qua”. Finché è venuto per due-tre giorni è il benvenuto. Se si trattiene di più, la cosa si complica - cominci a chiedergli quanto si fermerà, con che mezzo se ne andrà ecc. La nostra amicizia si è ridotta a due-tre giorni. Se si prolunga, si rompe.

“Allora Gesù disse loro.” La parola Gesù è simbolica. Essa contiene tre principi essenziali. Il primo principio si esprime con una forza creatrice che trasforma la vita e le dà una nuova direzione. Gesù è una persona che non si occupa di cose ordinarie. Egli si occupa delle grandi verità Divine, che sistemano e mettono in ordine ogni cosa.

Il secondo principio è la forza vitale che risana tutto. Essa non trafigge le cose con uno spillo, come fanno quelli che studiano gli insetti. Essa non uccide, ma dà vita a tutti gli esseri. Essa è una forza che conserva tutto, o come ancora la chiamano, “la legge dell’Amore”. Il terzo principio è “la legge dell’equilibrio”, che risolve tutte le discussioni e controversie tra le persone. Perché nascono le discussioni, questo lo sapete meglio di me. Esse sono una naturale conseguenza della vita umana.

In una piccola cittadina della Bulgaria hanno costruito un bagno pubblico. Quando è arrivato il momento di rivestirlo, i cittadini si sono divisi in due parti: gli uni sostenevano che le travi per il pavimento dovevano essere lisce e piallate; gli altri sostenevano il contrario: le travi non dovevano essere piallate. Da otto mila anni la gente discute sul come devono essere le travi per il rivestimento dei bagni - piallate o non piallate. Infine hanno mandato un ispettore per risolvere la questione. Egli ha sentenziato che dovevano rivestire il bagno con una trave piallata e una non piallata. In questa maniera erano stati soddisfatti entrambi i pensieri. E così, chi sostiene che il bagno deve essere rivestito con le travi piallate, camminerà su quelle; chi sostiene il pensiero contrario, camminerà su quelle non piallate. L’importante è raggiungere la pace!

“Allora Gesù disse loro.” Gesù è l’uomo che possiede i tre principi. Che cosa disse loro? - “Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno. - Non temete!” Da dove proviene la paura? - Dall’infedeltà. Le nostre madri, i nostri padri, i nostri fratelli e le nostre sorelle hanno peccato di infedeltà migliaia di anni fa e sono infedeli tutt’ora, perciò oggi non credono a nessuno. Dici a qualcuno: “È vero quello che dici? Renderai i soldi che hai preso?” Se la paura è generata dall’infedeltà, la cura contro di essa è l’amore. La paura è la malattia dell’uomo più pericolosa. È una trappola, una debolezza per l’indole dell’uomo. La maggior parte dei delitti è dovuta alla paura. Chi vuole essere eroe, deve cacciare via la paura dal suo cuore. Il suo cuore deve essere colmo d’amore. Di che amore? D’amore vivo, consapevole, non d’amore “di patate” o “di miglio”, come chiamano l’amore umano comune.

 

C’erano una volta il farro, l’orzo, la segale, l’avena e il mais, che avevano deciso di fare la guerra per liberare il mondo dalla schiavitù. Siccome qualcuno di essi doveva rimanere per sfamare l’umanità, hanno deciso di dare questo incarico al miglio, dicendogli: “Finché noi non ci saremo, sarai tu ad alimentare la gente. Quando torneremo, ognuno di noi riprenderà il suo posto e adempierà il suo dovere”. Il miglio ha chiesto loro: “Posso permettere alla gente di fare con me la sfoglia?” - “Tu pensa al pane, non alla sfoglia!” - gli hanno risposto. Qualcuno parla di cultura, di sfoglia. Non è ancora buono per diventare pane, ma vuole diventare sfoglia. Non ha ancora messo a posto la sua vita sulla terra, ma pensa alla sfoglia che farà nel cielo. Dico: Dapprima sistema la tua vita sulla terra e dopo pensa a quella nel cielo.

 

Cristo dice: “Non temete!” - Perché non devono temere? Perché Egli apporta il nuovo elemento dell’amore. A chi? Ai suoi fratelli, non alla gente all’esterno. Oggi anch’io parlo ai miei fratelli e non alla gente esterna. Quelli che accettano la Fratellanza sono le persone della nuova cultura. Quelli che non La accettano sono le persone della vecchia cultura. Se volete trovare il vostro nome scritto da qualche parte a grandi lettere, lo troverete nelle memorie della vecchia cultura. Lì giacciono i nomi di un dato conte, principe, vescovo, ministro, predicatore e via dicendo. L’uomo però non vi si trova. Tu dici: “Sono insegnante”. - Che cosa insegni? - “Matematica” - Come la insegni? - “Abbiamo dieci numeri principali, da 1 a 10; faccio diverse combinazioni tra loro, come fanno i commercianti: somme, detrazioni, moltiplicazioni, divisioni, radici quadrate.” - Però, tra una detrazione e un’altra c’è differenza. Non è la stessa cosa estrarre un dente a una persona ed estrarre una pianta con la radice e piantarla da un’altra parte. In più, puoi usare le pinze o il piccone. Ecco perché io chiamo la matematica che la gente studia adesso introduzione alla matematica.

 

Dico: C’è differenza tra la scienza di oggi e quella che verrà in futuro. Secondo alcuni astronomi, agli albori la materia era in stato dormiente. Al suo risveglio essa ha cominciato a ruotare e a formare dei cerchi e sfere vive. Oggi studiano questi cerchi e queste sfere senza nominare la Causa Pensante che li ha provocati. Il movimento che accade nell’universo è causa di quello Spirito Sapiente, che regola e governa tutte le energie. Solo questo movimento è reale e solo esso rende il mondo reale. Secondo i filosofi nel mondo esistono due cose reali : sostanza - la forma visiva dei corpi, e essenza - l’invisibile, l’impercettibile nascosto in queste forme. Le persone studiano principalmente la forma delle cose, non sono ancora giunte alla loro essenza.

 

Dunque, quando parliamo di fratellanza e sorellanza, intendiamo la sostanza delle cose, manifestata attraverso due belle forme. Nel mondo fisico non esistono forme più belle. Chi vuole diventare bello come un angelo, deve sviluppare in sé il sentimento che agisce tra fratelli e sorelle. Questa è una legge. Io non vedo ancora sui vostri volti l’espressione del fratello e della sorella. Sapete com’è il volto del fratello e quello della sorella? Nel luogo dove vivono il fratello e la sorella non vi è zizzania; nel luogo dove vivono il fratello e la sorella non vi è nemmeno il vuoto. Nelle parole che usano il fratello e la sorella c’è  una sola forma, un solo contenuto che è l’idea e un solo significato. Tra fratelli e sorelle le parole non devono essere dimostrate. Esse sono delle misure matematiche concrete e definite.

 

 

Cosa fanno le persone nel mondo? Discutono. Se sono credenti, discutono sul chi è vero cristiano. Se tra loro c’è un nuovo arrivato, lo mettono alla prova per vedere se è capace di superarla. Da cosa capiscono che egli è pronto? Secondo gli evangelisti, egli prima piange, si pente dei peccati commessi e poi sostiene di essere pronto per sacrificarsi per il bene dell’umanità. Se supera queste tappe, viene accettato come membro della loro chiesa. L’ortodosso dice che è nato ortodosso. Com’è il padre, così è il figlio. Questo si avvicina di più alla verità. L’anatra fa gli anatroccoli. L’ortodosso deve credere nella chiesa, nei vescovi, nel Vangelo, nei concili ecumenici etc. Gli ortodossi sono sfortunati. Non li biasimo, né li prendo in giro. Nella Fratellanza non c’è distinzione tra noi e voi. C’è solo noi. Nella Fratellanza non ci sono vedove. Tra il popolo dove ci sono le vedove non si parla di Fratellanza. Così come nella chiesa dove si parla di vedove, non ci sono fratelli e sorelle. A cosa è dovuta la vedovanza? - Agli omicidi. Gli uomini vanno in guerra, dove vengono ammazzati. Una volta gli uomini erano vedovi. - Perché? - Perché a quei tempi erano le donne che andavano in guerra. Quindi, quando gli uomini fanno la guerra, ci sono le vedove; quando le donne fanno la guerra, ci sono i vedovi. In queste società non ci sono fratelli e sorelle. Questo è il punto di vista della cultura cristiana. Lì non c’è traccia di morti. Lì sono tutti santi: santi rispetto alla terra, e fratelli e sorelle rispetto al cielo.

 

La gente ha messo il mondo sottosopra e si domanda come mai le cose non vanno. Ha messo i santi nel cielo dove non vi è alcun bisogno e i fratelli e le sorelle sulla terra. I fratelli e le sorelle devono essere su, per tirar fuori le persone dal pozzo. I santi devono essere sulla terra, per illuminare la strada alle persone. Dove sono i santi bulgari? I santi morti non li voglio. Costoro devono essere vivi, con i loro lumi accesi. Ora mi vogliono convincere che ci sono dei santi sulla terra. Come si riconoscono i santi? - Essi vivono secondo la legge dell’Amore Divino.

 

Cristo dice: “Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. Galilea è la parte della mente, dove le cose vengono comprese correttamente. Per andare in Galilea, l’uomo deve essere alquanto nobile e intelligente, non come la lupa, che assale le pecore e le porta ai suoi piccoli. Può essere che vi offendiate da questo paragone, ma non posso non ascoltare  i lamenti degli animali nei vostri confronti. Quando incontro una gallina, le chiedo qual è la sua opinione degli uomini. Essa dice: “Non sono dei veri cristiani, poiché ci sgozzano senza alcuna considerazione”. - È vero questo? - “Vieni a vedere cosa succede nei pollai e potrai verificare le mie parole.” Incontro un bue e chiedo anche a esso: Cosa mi dici degli umani? - “Lascia perdere, non c’è traccia di cristianità in loro. Ci aggiogano la mattina e ci tolgono il giogo la sera. Di tanto in tanto ci danno un po’ di fieno. Quando siamo morti, ci spellano.“ Questa è una grande schiavitù. Nel capitolo 66 di Isaia è detto che chi uccide un toro è come se uccidesse un uomo. Il profeta Isaia, che è vissuto più di tre mila anni fa, possedeva una moralità superiore a quella di adesso. Dopo tutto questo la gente dice: “Cristo è risorto!” - Cristo è risorto, ma non per i vostri tori, le vostre pecore e le vostre galline. Fino a che Cristo non sarà risorto per tutti gli esseri viventi, per i vostri buoi, per le vostre pecore e i vostri agnelli, non potrete entrare nel Regno Divino. Io uso le parole bue, gallina, pecora nel senso lato. Due mila anni fa Cristo ha detto: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. In questo verso è omesso qualcosa, non è citato per intero. Perciò io aggiungo: “Amerai tutti gli esseri viventi, dai più piccoli ai più grandi, come te stesso”. Ci sono esseri viventi creati dall’uomo, non parlo di questi. Ad esempio, i parassiti - pulci, cimici, che sono un risultato della vita umana.

 

Alcuni studenti americani avevano pensato di fare uno scherzo ad uno dei loro migliori professori. Hanno raccolto varie parti di diversi insetti - la testa di uno, la zampa di un altro e le ali di un altro ancora. Li hanno incollati bene, formando un nuovo esemplare. Lo hanno portato al loro professore dicendogli: “Professore, abbiamo trovato uno strano insetto e non sappiamo a quale specie rapportarlo”. Il professore ha preso l’animale, l’ha guardato con attenzione e ha detto: “Cari ragazzi, questa è la specie “hămbăk”, ossia, “creato dall’uomo””. Non si inganna un professore.

 

Anche la gente di oggi ha creato molti esemplari “hămbăk” e li spaccia come creazioni Divine. Queste sono delle finte invenzioni umane. Potete immedesimarvi nella situazione di ogni piccolo insetto, capire come vive? Qual è la differenza tra l’uomo e i piccoli esseri? Direte: “Più lavoro svolge un essere vivente, più è intelligente e più sta in alto”. Da questo punto di vista le persone considerano gli animali degli esseri stupidi e incoscienti. Chi ha insegnato al ragno a tessere la sua ragnatela? Può un uomo intessere una tela tanto fine quanto quella dello stupido ragno? La ragnatela è un retaggio culturale di un antico passato. Il ragno, con il minimo dispendio di energie, tesse ancora oggi la sua sottile ragnatela. Questo rappresenta la sua cultura. Chiedo: Dov’è il nostro filo sottile? Il ragno ha presentato la sua creazione alla fiera. Che cosa manderemo noi alla fiera mondiale? Che cosa manderanno i bulgari a questa fiera? Che cosa manderanno i cristiani? - Non hanno nulla da presentare. Io vi sarò estremamente grato se mi mostrate la vostra invenzione, preparata per l’esposizione del cielo. Come possono i bulgari, i cristiani, attirare l’attenzione di quegli esseri acculturati ed elevati che vivono in cielo? La gente di oggi discute su chi è stato più bravo e chi ha lavorato di più.

 

Tanto tempo fa, da qualche parte dell’odierna Asia, viveva un uomo povero, che era noto per la sua bontà d’animo. Non c’era un uomo più buono di lui. Siccome Dio era molto soddisfatto di lui, un giorno ha mandato due angeli per posargli in testa una corona. Il povero uomo aveva trascorso tutta la sua vita accanto alle radici di un albero in pianto e preghiera Perché doveva stare vicino all’albero? Che albero era questo? Era un albero straordinario; aveva una storia particolare. Nel lontano passato, quando ancora si stava sviluppando la cultura degli angeli e degli arcangeli, Dio ha mandato uno di essi sulla terra per aiutare le persone. Disceso sulla terra l’angelo ha incontrato una bella giovane e l’ha sposata. Così egli ha dimenticato il suo incarico. Per punirlo, Dio ha trasformato l’angelo in un faggio, con la testa sotterrata, perché trascorresse così migliaia di anni e imparasse la sua lezione. Il povero uomo conosceva la storia dell’angelo e per riparare al suo errore, ha passato tutta la sua vita accanto alle radici di questo faggio in pianto e preghiera. Vedendo la diligenza di questo uomo fragile, Dio ha deciso di premiarlo. Per questa ragione Egli ha mandato gli angeli a mettergli la corona in testa. Lungo la strada questi ultimi hanno incontrato una bella giovane e si sono messi a discutere a chi mettere la corona: al povero uomo o alla bella giovane. Infine hanno deciso di dividere la corona in due parti e mettere l’una alla giovane e l’altra al povero sant’uomo.

 

Che cosa simboleggia questa corona? - La corona dell’Amore. Fino ad oggi questa corona è rimasta divisa in due parti ed è per questo che le cose nella vita delle persone non vanno per il meglio. In realtà, chi si merita la corona? - la bella giovane o il povero che ha pianto e pregato per tutta la vita alle radici dell’albero per sollevare chi era caduto. Perché Dio riesca a richiamare a sé le menti e i cuori delle persone, esse si devono adoperare come ha fatto il povero che ha pianto e pregato per tutta la vita. Gli esseri saggi e sublimi, gli angeli, quando discendono sulla terra fanno spesso degli errori. Così, si deve trovare qualche povero, eretico, che pianga e preghi per loro perché si elevino. Ancora oggi la chiesa legge le preghiere di San Vassilii per scacciare gli spiriti maligni dalla terra. Tuttavia, le loro preghiere non aiutano.

 

Anche oggi due angeli discendono sulla terra e portano una corona. Siccome la chiesa viene considerata la sposa di Cristo, essi vogliono dividerla in modo che ogni chiesa abbia la sua parte. Questo non gli sarà dato. Se dividono la corona, creeranno una nuova disputa e nuovi malintesi. Chiederete: “A quale chiesa tocca la corona?” - A nessuna. L’unico che merita tutta la corona è Cristo. Egli è vivo. Tutt’ora vive sulla terra, ma non potete riconoscerLo. Vedere e riconoscere Cristo, questo significa impregnarvi del suo Amore. Chi è portatore dell’Amore dà il diritto ad ogni suo fratello minore di crescere correttamente. Chiunque incontra, gli chiede: “Stai costruendo?” Ricordate: Una sola legge esiste nel mondo - la legge dell’amore. Essa comprende una regola - non mentire mai. Questo richiede la legge della Verità.

 

In amore c’è una sola strada - la strada della Saggezza. L’amore porta un solo dono - la virtù. L’amore si serve di una sola giustizia - la giustizia Divina. Ora voi sedete attorno a me e scavate, volete sapere se dico la verità, chi sono, da dove vengo etc. Non c’è bisogno di scavare. Se scavate attorno a me, scaverete anche dentro voi stessi. Scavate pure, non troverete niente. Io non sono in questo corpo. Sono qui solo in apparenza. Un giorno mi travestirò e sparirò. Anche se mi incontrate, non mi riconoscerete. Domanderete dove sono, ma non mi troverete. Era così anche con Cristo.

Chiederete: “Anche tu sai cosa succederà a Gerusalemme?” Noi possiamo liberarci dei capelli bianchi, di questa forma. Tutto questo è all’esterno. Noi non vediamo il mondo come voi. Secondo me ogni forma che Dio ha creato è sacra. Per me il bue è prezioso quanto l’uomo; l’uccellino è prezioso quanto il professore. Direte che questo è esagerato. In ogni individuo, in ogni forma, per quanto piccola essa sia, vive lo Spirito Divino. Chi ostacola questa forma o questo individuo, ostacola l’opera dello Spirito. Quando ti fermi davanti a un albero, lo guarderai con adorazione, senza rompere i suoi rami.

Finché la gente sgozza i bovini e fa le guerre, non potrà esserci l’amore nel mondo, quindi non potrà esserci nemmeno la pace. Per questo insegnamento è indifferente chi governa. Che governino i ricchi, basta che non uccidano, che non rinchiudano le persone.  Che governino i poveri, basta che non uccidano, che non rinchiudano le persone. Che tutti applichino la legge dell’amore. Questo è necessario non solo per il sistema statale, ma anche per le anime umane. È necessario per le famiglie, ma anche per i singoli individui. La moglie non è contenta del marito e va a lamentarsi con le vicine. Lei non ha ancora conosciuto suo marito. Il marito si lamenta della moglie. Egli non l’ha ancora conosciuta, non ha guardato nelle pieghe del suo cuore per vedere la fonte che vi è nascosta. Ha tappato il suo cuore e pretende da lei amore. L’amore non si chiede. È una legge: Chi chiede, non ama. Dici: “Ti amo tanto, prestami dei soldi”. - Quanti te ne servono? Sono pronto a darteli.

 

Cristo dice: “Andate e dite ai miei fratelli pronti ad applicare il mio insegnamento sulla terra, di andare in Galilea”. Viene detto in terra, non in cielo. Se qua giù non riusciamo a vivere in amore, come possiamo farlo lassù? Pensate che queste persone, giunte a tale perfezione, ci lascerebbero accedere in quel luogo? Ci direbbero: “Potete restare, ma per pochi giorni”. E poi, indietro. Adesso per tutti noi l’arte più grande è di sapere amare.

 

L’altro giorno è venuto da me un amico per dirmi che sua sorella era malata. Gli ho detto: “Che applichi la legge dell’amore, se saprà amare, guarirà. Controlla la sua mano, se si è ingrandita un po’, allora tua sorella ha l’amore.” Controllatevi anche voi. Se avete un accrescimento di almeno 1 mm direte: “Fratello, il mio amore è cresciuto di 1 mm.” Deve  sempre esserci almeno una piccola dilatazione nel vostro organismo. Se nel vostro organismo non accade nessun cambiamento, siete privi di amore. E Cristo non parla ad anime così, perché esse dormono.

 

Io voglio dunque che adesso tutti voi diventiate fratelli e sorelle, ma dovete essere sinceri e dire ciò che avete nel cuore.

 

Vi racconto un aneddoto. Il presidente degli Stati Uniti invita un giorno a pranzo a Washington due indiani. Tra tutte le pietanze egli aggiunge anche un po’ di senape. L’indiano più giovane ne spalma un po’ sul suo pane e quando dà un morso gli occhi gli si  riempiono di lacrime. L’altro gli chiede: “Perché piangi?” - “Mi sono ricordato che l’anno scorso mio padre è annegato nel lago del Pozzo.” Poco dopo anche l’indiano più anziano assaggia un po' di senape e anche i suoi occhi si riempiono di lacrime. - “E tu perché piangi?” gli chiede il primo. “Perché non sei annegato anche tu insieme a tuo padre.”

 

I cristiani di oggi parlano tutti delle loro sofferenze, ma non di ciò che le provoca. Se il padre è annegato, la colpa non è della senape. E cos’è la senape? Essa rappresenta i delitti odierni nel mondo. E dice Cristo: “Andate in Galilea, lì mi vedrete.” - Che cosa vedranno? - L’Amore. L’Amore può essere visto, esso si può realizzare. Quando vedrete l’Amore, quando vedrete Cristo, vi chiamerete con altri nomi. Sta arrivando la risurrezione. Prima è risorto Cristo e adesso - i suoi allievi. La domanda che si pone è: chi risorgerà e chi no. La risurrezione dovrà avvenire per tutti. Alcuni vogliono convincermi che sono risorti. Chiedo: L’Amore l’avete visto? Siete pronti a sacrificarvi per tutti? Qualche donna dice: “Ho lasciato mio marito.” Lascia il marito chi non è risorta. L’uomo dice: “Ho lasciato mia moglie.” Uno che è risorto non lascia, ma va dalla sua amata. Egli andrà dall’anima della sua amata e dirà la verità. Basterà loro una parola per intendersi. Questo è il grande Amore, parlarci come Dio comanda, dirci la verità. E oggi la moglie come fa invece? “Tesoro - qui, tesoro – lì” e dietro alle sue spalle - “Speriamo che esca di casa”. Anche il marito la ripaga con la stessa moneta. Eccoli qua i due personaggi indiani che piangono senza dire il perché. La donna dice: “Io sono sfortunata. Il mio matrimonio è fallito.“ L’uomo dice lo stesso. Non è lì il problema. Il problema è che peccate. “Sono sfortunata, ho fatto tanti figli”, dice la donna. Non è questo il problema.

 

Ecco dunque, questo Signore vivo è disceso sulla terra e sta bussando alla vostra porta. Vi sveglia ogni notte, vi bussa ogni sera. Non conoscete il Signore. Qualcuno si è impoverito e soffre. Dio porta via le sue ricchezze e dice: “Vediamo se mi riconosce.” Qualche vescovo è già anziano, viene licenziato e soffre per questo. Nessuno conosce Cristo. Considerando che si ritengono credenti, sanno di tutti i sacri canoni e quale santo canonizzare. Non è loro diritto canonizzare un santo. Solo Dio sa cos’è giusto e solo Dio sa chi ama. Esiste un’altra legge: un uomo non può dare la vita ad un altro uomo. E quando esegui la moltiplicazione 2 x 2, otterrai 4. Il numero 4 da solo non può produrre 4, non può produrre se stesso, darà un altro numero. Quindi noi diciamo: “Io voglio amare.” No, tu non puoi amare. Il Vangelo dice: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza e ama il prossimo tuo come te stesso.” Quindi, quando avrai provato questo grande amore verso Dio, lo proverai anche per il tuo prossimo. Se non amerai il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutta la forza, dove l’andrai a prendere l’amore? L’amore al mercato non si compra.

 

Dunque, per il futuro, quando vorrai sposarti, chiederai al tuo sposo: “Caro, tu ami il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutta la forza? Se il Signore è in te, io mi unirò con te.” Questi due, quando si uniranno, daranno vita a un nuovo numero - il figlio. Non c’è bisogno di chiedere se ami te stesso. Quando accendi una stufa, non c’è bisogno di dire che essa scalda, ci penserà da sola a rilasciare il suo calore.

 

E ora qualcuno dice: “Devi sapere che io sono un tipo un po’ particolare.” Qual è la tua particolarità? Ah sì, capisco, il tuo portafoglio è più grande, guadagni di più.

 

(Nella casa accanto hanno iniziato a suonare la cornamusa e la zurla.) Il Maestro ha detto: Lasciamoli suonare, stiamo parlando dell’amore, siamo pazienti. Non hanno ancora imparato l’arte del suonare e l’amore non vive dentro di loro, poiché le zurle vibrano troppo. Il loro amore è come l’amore delle loro zurle.

 

Tutti voi, giovani e anziani, applicate l’amore! Che questo Cristo vivente, oltre il cielo, venga ad abitare anche le vostre anime, i vostri cuori, le vostre menti e la vostra volontà! Praticate questo insegnamento! Basta verbalizzare! Nessuno critichi nessuno! Non criticare tuo fratello! Ora non vi dirò “Cristo è risorto!” Vi chiederò: Avete amato l’amore? Avete fatto entrare l’amore nei vostri cuori, nelle vostre anime, nelle vostre menti e nella vostra volontà? A chi di voi l’amore è entrato nel cuore, nell’anima, nella mente e nella volontà dico: Cristo è risorto e l’amore è risorto! Questo può accadere di fatto. Non aspettate il tempo, non aspettate l’evoluzione, non aspettate che l’amore venga da fuori, ma lasciatelo nascere da dentro e allora sarete belli.

 

Quando impariamo ad amare, non invecchieremo, ma resteremo giovani, a 33 anni; una volta invecchiati, potremo togliere le nostre vecchie pelli, ringiovanendoci costantemente, e potremo vivere fino a quando vorremo. Questo è il nuovo insegnamento, essere giovani nell’amore. Uno è giovane finché ama. Quando cessa di amare, diventa vecchio. Finché ama, uno è sano, se smette di amare, si ammala. Finché ama è saggio, quando smette di amare, la conoscenza svanisce. Così funziona questa scienza, ognuno può provarla. Adesso Cristo dice: “Andate e annunziate ai miei fratelli e alle mie sorelle di andare in Galilea, lì mi vedranno.” Se domandate dov’è Galilea, non fa per voi. Voi dovete sapere dov’è Galilea.

 

Quindi, sta arrivando ora la risurrezione dell’amore. Non diremo più: “Cristo è risorto”, ma “Risorga l’amore e si disperdano i nemici che ora ci odiano.” L’insegnamento di adesso applicatelo così: “Signore, che sia la Tua volontà, ma che si compia la nostra! Signore, che sia il Tuo amore, ma che si compia il nostro!” Io direi così: “Signore, che sia la nostra volontà,  ma che si compia la Tua! Signore, che sia il nostro amore, ma che si compia il Tuo!”

 

Queste sono le massime che l’uomo può usare. Non c’è forza che si possa opporre a chi possiede l’amore. Costui avrà nuove vedute, nella sua casa non vi saranno disgrazie, ma regnerà la pace. Le sue figlie si sposeranno per tempo, i generi non dovranno essere tirati per il collo. Se avete l’amore, non avrete perdite. Se avete l’amore, dappertutto ci sarà la conoscenza. L’amore sta arrivando nel mondo. Sta arrivando una grande onda. Chi non è un eroe, si tenga lontano dalle rive, altrimenti verrà travolto e portato via.

 

Nella divina Scrittura è detto: “L’ira Divina sta arrivando!” Per chi? Per quelli che non hanno l’amore. Questo insegnamento è per oggi, per la cultura odierna. Le sofferenze di adesso sono più dolorose di quelle nei tempi di Cristo. Queste idee sociali verranno vinte solo per mezzo dell’amore. Esso verrà in una forma reale, spazzando via ogni cosa.

 

E così, chi è pronto, risorgerà, chi non è pronto, diverrà acqua. Detto nel vostro linguaggio - morirà e si trasformerà in ossa. Chi conosce l’amore non è soggetto a questa legge.

 

Vorrei che tutti oggi incontriate Cristo. Voi l’aspettate in futuro. Io vorrei che l’incontriate proprio oggi. Quanto difficile può rivelarsi comprendere questa grande verità, trovarsi davanti a Cristo. A volte tra incontro e incontro c’è differenza. A volte l’amato vede la sua amata e dice: “Oggi non è lei”, non la riconosce, ella non è in forma. Quando incontrate Cristo, la vostra disposizione d’animo cambierà, sarete degli eroi, non vi saranno difficoltà per voi, non vi sarà l’odio. E quando questi saranno assenti, Egli verrà.

 

Cominciate adesso a sperimentare con l’amore, a misurarlo. Solo così il vero male verrà eliminato. E questo processo dovrà partire dalle vostre case, tra donne, bambini, in chiesa. Se lo applichiamo, ci sarà la pace, altrimenti ci saranno solo sofferenze. Allora l’anziano e il giovane continueranno a piangere per il lago del Pozzo.

 

“Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno.” Queste sono le ultime parole che Cristo rivolge a voi - di andare in Galilea a vederLo, di conoscere l’amore che Egli porta nel mondo. Egli viene adesso per farvi risorgere. Questo è l’ultimo giorno.

 

Io vorrei che tutti voi possiate risorgere. Sto già iniziando a vedere alcune lapidi sulle tombe scuotersi. E Cristo che arriva! Egli sta arrivando a rimuovere le pietre e tanti altri sono con Lui. E dirà allora: “Lazzaro, vieni fuori!”

 

Io vi auguro una Buona Risurrezione di Cristo! Andate in Galilea, incontrate Cristo е che vi dica la nuova preghiera per la nuova vita dell’amore!

 

Conferenza, tenuta dal Maestro il 1 Maggio 1921 (Pasqua) a Sofia

 

Traduzione dal bulgaro di Irena Yordanova

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